Ci fa paura che

Ci fa paura che i nostri figli 

leggano parole 

non più opportune. 

Ma che non leggano affatto, 

siamo preoccupati? 

Perché dovremmo? 

Leggiamo del resto, ancora, noi adulti? 

Ci preme più modificare le fiabe. 

Che la realtà. 

Ma la violenza vera, quella 

delle guerre, dei barconi, della povertà, esattamente quando la affrontiamo? 

E perché pretendiamo protezione 

per i nostri figli?

Non sono figli tutti, lì sotto le bombe, 

o naufraghi nei mari?

Epoca questa 

di censori nel presente, 

di demolitori del passato, 

di paraculi sul futuro. 

Complimenti a noi, davvero, 

se memoria r-esisterà, 

saremo ricordati come l’ultima 

generazione di fenomeni!

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